Sansui

Amplificatore Sansui AU-117, più che un entry level

Il Sansui AU-117, amplificatore prodotto nel 1978, era il più piccolo della serie “AU” della casa giapponese, potenza dichiarata 15wrms su 8 ohm, e nonostante fosse il più piccolo ed economico, è da molti considerato come il piú musicale della serie a cui appartiene.

Uno sguardo al circuito elettrico ci mostra che non ha una vera e propria sezione preamplificatrice, il segnale ad alto livello arriva direttamente al potenziometro del volume mentre la sezione dei toni è inglobata nella controreazione dello stadio finale. Lo stadio phono è realizzato con due transistors per canale. Non ha nessun circuito di protezione, probabilmente si deve proprio a questa sua semplicità circuitale le buone qualità sonore che in molti hanno scoperto in questo Sansui AU-117.

Il Sansui AU-117, condivide con i fratelli maggiori AU-217 e AU-317 lo stesso contenitore, questo fa si che all’interno ci sia molto spazio a disposizione. Nonostante fosse un amplificatore molto economico il livello di costruzione è veramente ottimo, la struttura è robustissima, il pannello anteriore di un bellissimo allluminio anodizzato nero.

Sansui AU-117

La robusta struttura del Sansui AU-117

Il Sansui AU-117 che arrivò in laboratorio aveva il canale destro che non funzionava mentre il sinistro distorceva già a un quarto di volume. Una rapida occhiata rivela che i finali del canale destro (2SB507/2SD313) sono bruciati e quindi vengono sostituiti da una coppia di BD709/BD710. Il canale sinistro invece una volta collegato all’oscilloscopio mostra la semionda negativa che raggiunge con molto anticipo il clipping.

Viene individuato il guasto in R43. È la resistenza fusibile che porta l’alimentazione negativa al differenziale di ingresso dello stadio finale e, anche se esteriormente sembra sana, in realtà ha cambiato il suo valore dai 100 ohm originali a 4700 ohm. Viene quindi sostituita con un’altra resistenza fusibile da 100 ohm.

Sansui AU-117

La resistenza che dava problemi nel canale sinistro

Una volta riparato si passa alla revisione e pulizia degli interruttori e potenziometri quindi alla sostituzione di tutti i condensatori elettrolitici. I due condensatori di livellamento dell’alimentazione che originalmente erano da 4700 µF vengono cambiati per due condensatori della Kemet da 10000µF, vengono cambiati anche i 4 diodi raddrizzatori con altri 4 di maggior potenza visto il raddoppio della capacità dei condensatori di alimentazione.

Sansui AU-117

A confronto i nuovi condensatori da 10000 µF con gli originali da 4700

Sansui AU-117

L’interno del Sansui AU-117 con i nuovi condensatori

Come sempre i condensatori in serie al segnale vengono sostituiti con condensatori di qualità non polarizzati della Wima, per mentre i due condensatori d’ingresso dello stadio phono vengono rimpiazzati da una coppia di Kemet da 4,7 µF. Per ultimo si regola la corrente di riposo ai valori consigliati dalla casa, in questo caso 20mA. Per questo è sufficiente misure la tensione ai capi delle due resistenze di emettitore dei transistors finali e regolare gli appositi trimmer per avere circa 13mV. (0,33 + 0,33) x 20 = 13,2mV.

Sansui AU-117

Regolazione della corrente di riposo

Le misure del Sansui AU-117

Alle misure il Sansui AU-117 ha erogato una potenza maggiore a quella dichiarata. Con entrambi i canali funzionanti, a 1Khz su 8 ohm ho misurato 12,4 Vrms pari a una potenza di poco piu di 19 Wrms e 10,4Vrms ossia 27Wrms su 4 ohm.

Sansui AU-117

Il Sansui AU-117 eroga 12,4Vrms su un carico di 8 ohm

In questa immagine l’amplificatore sta erogando 10,4Vrms su un carico di 4 ohm

Installato nell’impianto d’ascolto principale conferma tutto quello che di buono si è detto su questo piccolo amplificatore, complici anche le modifiche effetuate, sfodera una buona dinamica e da l’idea di essere un amplificatore molto più potente di quello che dicono i suoi dati di targa.

Circa l'autore

Fabrizio Rodilossi

Fabrizio Rodilossi

Appassionato di musica e di elettronica, nei primi anni 80 sono assunto come responsabile tecnico alla Bose Italia, successivamente apro un laboratorio di progetti e riparazioni di apparecchiature audio, quindi, parallelamente, insieme a due amici, rilevo un famoso negozio HIFI di Roma. Oggi, che non vivo più a Roma ma a Barcellona, continuo, per passione e per lavoro, a smontare-riparare-modificare amplificatori possibilmente “vintage".

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