Sansui

Sansui AU-101, cinquant’anni portati benissimo

Il Sansui AU-101, amplificatore da 15 Wrms per canale, era nel 1973 l’amplificatore d’entrata della linea Sansui. Della stessa linea faceva parte il Sansui AU-505, più potente con i suoi 25Wrms per canale e con maggiori possibilità di collegamenti e controlli.

Il circuito elettrico nonostante l’apparente semplicità progettuale funziona molto bene e offre una buona qualità sonora. Lo stadio phono utilizza due transistors per canale come era la norma negli amplificatori economici dell’epoca. Lo stadio finale, anch’esso abbastanza classico, funziona con alimentazione singola e condensatori di uscita.

Lo schema elettrico del Sansui AU-101

Il Sansui AU-101 che arriva in laboratorio ha un canale che non funziona e ha bisogno di un recap completo per essere messo in condizione di funzionare al meglio. I potenziometri e i commutatori sono rumorosi a causa dell’ossido che si è accumulato all’interno di questi componenti.

Sansui AU-101

Vista interna del Sansui AU-101 prima del restauro

Infatti il problema del canale difettoso è dovuto proprio ai falsi contatti all’interno del commutatore del tape monitor. La prima cosa quindi da fare è smontare questo componente e aprirlo per poterlo pulire e rimetterlo in condizioni di funzionare correttamente. Una volta rimontato entrambi i canali tornano a funzionare perfettamente.

Sansui AU-101

Il commutatore del tape monitor prima della pulizia

…e dopo

La stessa sorte tocca al selettore degli ingressi, anche per lui è necessario lo smontaggio e la pulizia manuale in quanto i comuni spray pulisci contatti non riuscirebbero a risolvere correttamente il problema dei contatti ossidati.

Sansui AU-101

Il selettore degli ingressi smontato per essere pulito

Un altro problema ricorrente in questa linea di amplificatori è la rottura delle prese cuffia e micro, dopo tanti anni la plastica di cui sono fatti si deteriora e si rompe giusto all’attaccatura del pannello. In questo caso è stata la presa della cuffia quella che ho dovuto sostituire.

La presa della cuffia rotta

Nel Sansui AU-101 vengono utilizzati due circuiti stampati, uno per gli stadi finali e il circuito di alimentazione e un altro a ridosso del pannello frontale per il circuito di preamplificazione.

Il circuito stampato degli stadi finali prima della sostituzione dei condensatori

Nella parte sottostante dell’apparato c’è un pannello che una volta tolto permette di poter raggiungere il lato rame del circuito stampato ed effettuare facilmente operazioni di saldatura.

L’apertura che permette accedere al lato rame degli stadi finali

Il recap del Sansui AU-101

La sostituzione dei condensatori elettrolitici in un amplificatore con 50 anni di età è sempre una operazione necessaria se si vuole continuare a usufruire del massimo della qualità di un amplificatore.

I vecchi condensatori vengono quindi sostituiti con nuovi delle stesse caratteristiche e maggior qualità, (Nichicon audio grade e Panasonic FM). I due condensatori di salita originali da soli 1000µF vengono sostituiti da due Nichicon FW da 3300µF. Viene sostituito il condensatore di livellamento da 1000µF 50V con un Nichicon KG da 4700µF 63V.

Sansui AU-101

Vista interna del Sansui AU-101 con i nuovi condensatori

Una volta terminato di sostituire tutti i condensadori elettrolitici ed aver controllato accuratamente saldature e connessioni, passiamo alla regolazione del bias. Questo si regola con i trimmers VR801 e VR802 per avere circa 10mV ai capi delle resistenze di emettitore R835 e R836.

Le misure del Sansui AU-101

La potenza continua con entrambi i canali funzionanti è stata un poco più bassa della dichiarata, 14+14Wrms su 8 ohm e 14,5+14,5Wrms su 4 ohm. La risposta in frequenza va da 22Hz a 50kHz -1dB. La sensibilità degli ingressi è stata di 175mV per gli ingressi aux e tape e 2,2mV per l’ingresso phono. La distorsione armonica totale a 5Wrms è stata dello 0,17%.

Linearità della risposta in frequenza

Distorsione a 5Wrms

Come era da aspettarsi il restauro ha dato nuova vita a questo piccolo e ottimo amplificatore degli anni 70 e la prova d’ascolto non ha fatto altro che evidenziare le sue ottime qualità sonore.

Circa l'autore

Fabrizio Rodilossi

Fabrizio Rodilossi

Appassionato di musica e di elettronica, nei primi anni 80 sono assunto come responsabile tecnico alla Bose Italia, successivamente apro un laboratorio di progetti e riparazioni di apparecchiature audio, quindi, parallelamente, insieme a due amici, rilevo un famoso negozio HIFI di Roma. Oggi, che non vivo più a Roma ma a Barcellona, continuo, per passione e per lavoro, a smontare-riparare-modificare amplificatori possibilmente “vintage".

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