Il Creek CAS4040 è un famoso amplificatore inglese nato al principio degli anni 80. Grazie a un prezzo competitivo e a prestazioni dinamiche molto buone, ottenne un grande successo di vendite. Per poter realizzare un amplificatore in economia e con queste caratteristiche (quando uscì in Inghilterra aveva un prezzo di sole 100 sterline), si utilizzò un circuito in classe B, molto semplice, con pochi componenti e di qualità non eccelsa.
L’apparecchio che arrivò in laboratorio aveva il canale sinistro non funzionante. Da una prima occhiata si nota che almeno due transistor finali, nella fattispecie quelli del canale sinistro, sono gia stati sostituiti, e le condizioni in cui poi ho trovato le piazzole corrispondenti mi fa pensare che sono stati cambiati più di una volta.
Il Creek CAS4040 utilizza per i finali una coppia di transistors darlington, cambiati quelli del canale sinistro (BDT64C e 65C) con equivalenti di più facile reperibilità (BDW93C e BDW94C) segue un controllo generale in cui tutto sembra stare bene. Ma una volta iniziate le prove dopo alcuni minuti saltano di nuovo.
Torno ad esaminare più accuratamente i componenti dello stadio finale per cercare la causa anche se a prima vista sembra che tutto stia bene, ma evidentemente non è così. Del Creek CAS4040 ne sono state realizzate varie versioni, avrei bisogno dello schema elettrico e in rete ne ho anche trovati diversi, ma nessuno è esattamente quello di questa versione. La quantità di versioni realizzate nei 6 anni in cui è stato prodotto, da una idea delle difficoltá che evidentemente il costruttore ha incontrato per risolvere alcuni problemi circuitali del CAS4040.
Così decido, data l’impossibilità di trovarlo, di ridisegnare lo schema elettrico. Con il piccolo stampato dell’amplificatore tra le mani, (sembra lo stampato di un kit di qualche rivista di elettronica!), mi faccio coraggio e comincio a ricavarne lo schema elettrico.
Questa versione si differenzia dalle altre anche esteticamente, in questo modello, ad esempio, l’aletta di raffreddamento è montata allo stesso livello dello chassis. Sotto il circuito stampato c’è scritto il nome della versione: CAS4040 S3b.
Per risolvere il problema che causa la bruciatura dei transistor finali, e volendo rinnovare per completo l’amplificatore, decido di cambiare oltre ai darlington finali anche i piloti e prepiloti (BD139 e BC639) e i 3 diodi 1n4148, lo stesso faccio anche per il canale destro.
Noto poi che a differenza di altre versioni del CAS 4040, qui non è previsto un condensatore tra base e collettore dei darlington per prevenire possibili autooscillazioni, decido così di inserire, utilizzando due fori non utilizzati presenti nel circuito stampato, due condensatori da 220pf tra base e collettore dei due BDW93C.
Cambio poi tutti i condensatori elettrolitici, che sappiamo sono i componenti che soffrono di più il passo del tempo. Il Creek CAS 4040 funziona con alimentazione singola, e l’unico condensatore elettrolitico di livellamento è da 4700µF / 63v, purtroppo lo spazio a disposizione è limitatissimo, soprattutto in altezza dove ci sono solo 3 cm. Questo condiziona la ricerca di un componente di valore maggiore, così alla fine scelgo un Cornell Dubilier di pari valore, 4700µF / 63v.
Funzionando con alimentazione singola il CAS4040 ha bisogno di due condensatori d’uscita per disaccoppiare l’alimentazione, gli originali vengono quindi sostituiti con altri due elettrolitici, sempre da 3300µF, della Vishay. Gli elettrolitici in serie al segnale vengono sostituiti da condensatori non polarizzati Wima e Kemet.
Dopo un accurato controllo generale, la scheda con i nuovi componenti viene rimontata nel case dell’amplificatore e provata. Verificato che funziona tutto perfettamente passo finalmente a una prima prova d’ascolto.
L’impressione all’ascolto è che sia un amplificatore molto piu potente di quello che è realmente, questa sensazione di maggior potenza è dovuta alla capacità di erogare una potenza impulsiva molto più alta di quella continua.
Infatti misurando la potenza effettiva su un carico di 8 ohm e con i due canali funzionanti ho rilevato circa 14Vrms ai primi segni del clipping, ovvero circa 25Wrms, quindi meno della potenza dichiarata di 30W. In questo caso però bisogna considerare che è un amplificatore realizzato per funzionare esclusivamente a 240 volts mentre il test è stato effettuato con una tensione di alimentazione di 225 volts.
La sensibilità degli ingressi è ben realizzata, 500mV per l’ingresso AUX/CD, 250mV per il Tuner e 2,9mV per il phono. La risposta in frequenza va da 20 a 48kHz a -1dB e la distorsione armonica totale a 1kHz e 10Wrms è dello 0,12%.
E per concludere un immagine del Creek CAS4040 inserito nell’impianto d’ascolto principale sopra a un Sansui AU117, i due amplificatori a confronto ci danno una idea di quelle che sono le reali dimensioni del Creek CAS4040.
Bell’articolo. Peccato non si trovi facilmente un tecnico capace di fare l’upgrade. Il creek lo merita