Lo Yamaha CR-200E è un sintoamplificatore da 16 watt per canale prodotto nel 1977. Era il più piccolo di una linea di sintoamplificatori di ottime caratteristiche che conosco bene avendo avuto qui in laboratorio sia il modello CR-800 che il CR-600. Ed è proprio perche conosco bene i suoi fratelli maggiori che sono rimasto colpito dalla qualità sonora del più piccolo della linea.
A differenza dei modelli maggiori ha una circuitazione più semplice, utilizza una sezione di alimentazione a tensione singola e di conseguenza due condensatori per disaccoppiare l’uscita, ma forse è proprio questa sua apparente semplicità circuitale che gli permette di sfoderare un suono di ottima qualità.
Lo Yamaha CR-200E che arriva in laboratorio ha il potenziometro del volume che ha bisogno di essere sostituito a causa di un forte sbilanciamento tra i due canali. La luce del vumeter dell’intensità del segnale fm e quella della lancetta di sintonia non funzionano.
Oltre alle riparazioni necessarie si decide anche di migliorare la componentistica obsoleta per cercare di avere il massimo della qualità da questo sorprendente sintoampli.
Le lampadine vengono sostituite da leds ad alta luminosità, mentre il potenziometro del volume, viene sostituito da un potenziometro/commutatore a 22 posizioni marchiato Alps dello stesso valore dell’originale (250kOhm) che già ho utilizzato in altre occasioni, funziona molto bene, ha la quarta connessione per il controllo del loudness ed essendo in pratica un commutatore che seleziona 22 resistenze il bilanciamento tra i due canali sarà perfetto. C’è solo bisogno di fare una piccola modifica sul contropannello per poter essere fissato correttamente.
Lo stadio phono impiega due circuiti integrati TA7122 prodotti dalla Toshiba, un integrato in quegli anni molto ben considerato in virtù del basso rumore e della bassa distorsione armonica.
Il condensatore di livellamento originale da 3300µF viene rimpiazzato da un condensatore della Nichicon da 10000µF che oltre ad assicurare un miglior filtraggio dell’alimentazione, assicura una buona riserva di energia molto utile nei picchi musicali vista la bassa potenza a disposizione. I due condensatori di uscita che originariamente erano da 2200µF vengono sostituiti da due condensatori sempre della Nichicon da 3300µF.
Vengono poi sostituiti anche tutti gli altri condensatori elettrolitici con condensatori della Nichicon di pari valore.
Gli interruttori e gli altri potenziometri vengono puliti, dopo un accurata ispezione accendiamo l’amplificatore e lo facciamo scaldare alcuni minuti prima di passare alla regolazione del bias. La regolazione si effettua attraverso i trimmer VR401 e VR402 in maniera di avere 8 mV (36mA) ai capi di TP1-TP2 per il canale sinistro e TP3-TP4 per il canale destro.
Yamaha CR200E. Le misure
La potenza misurata al clipping con entrambi i canali funzionanti è stata di 16,5 Wrms su 8 ohm e 23 Wrms su 4 ohm. La risposta in frequenza va da 32 a 85kHz -1db. La distorsione armonica totale a1kHz 10W è molto bassa, circa lo 0,03%.
All’ascolto lo Yamaha CR200E ha confermato, grazie anche al restauro, e nonostante una potenza relativamente bassa, di essere un sintoamplificatore dalle ottime qualità sonore.
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