Lo Yamaha CA-610, amplificatore prodotto dal colosso giapponese nel 1977, faceva parte di una linea di amplificatori molto ben realizzata, con il classico mobiletto in legno e un bellissimo pannello di alluminio dove risaltavano i due splendidi vu-meter.
Sul pannello frontale dello Yamaha CA-610 sono disponibili numerosi controlli. Da notare i toni, che possono essere disinseriti singolarmente e l’utile il filtro subsonico.
Da notare anche il selettore per l’uscita tape out che permette la registrazione indipendentemente dalla sorgente che si sta ascoltando, e la manopola del loudness che, a differenza di come siamo stati abituati da Yamaha, aziona un interruttore invece che avere una regolazione continua. Veramente molto bella la manopola del volume.
Yamaha CA-610 il restauro
Lo Yamaha CA-610 che arriva in laboratorio ha il canale destro che funziona a intermittenza. I contatti del relais, che soprintende l’accensione ritardata e il circuito di protezione, sono ossidati. Il relais viene smontato e con una buona pulizia torna a funzionare perfettamente.
Le due lampadine dei vumeter, come la maggior parte degli amplificatori con molti anni sulle spalle, si sono bruciate e vengono sostituite.
Lo Yamaha CA-610 è ben realizzato anche dal punto di vista della componentistica, in ogni caso però sarà necessario fare un recap completo per poterlo mettere in condizione di dare il massimo delle prestazioni di cui è capace. I due condensatori di livellamento da 6800µF 45V vengono sostituiti da due elettrolitici della Nichicon da 10000µF 50V.
Lo stadio phono utilizza due circuiti integrati di buona qualità e basso rumore, i TA7136P, ormai non più in produzione. I due condensatori elettrolitici d’ingresso e i due di uscita vengono sostituiti con degli ottimi condensatori non polarizzati della Wima rispettivamente da 1µF e 4,7µF.
Nello stadio di preamplificazione e toni vengono utilizzati altri due integrati TA7136P. I due condensatori all’entrata del preamplificatore e i due dello stadio finale vengono anch’essi sostituiti da condensatori della Wima da 1µF.
Tutti gli altri condensatori elettrolitici vengono sostituiti da condensatori di ottima qualità della Panasonic e della Nichicon.
I due condensatori bipolarizzati da 220µF nella rete di reazione dei due circuiti integrati del preamplificatore e i due bipolarizzati da 4,7µF del circuito dei vumeter sono sostituiti da condensatori Nichicon Muse bipolarizzati di pari valore. Vengono puliti accuratamente tutti i commutatori e potenziometri.
A questo punto dopo un accurato controllo generale, accendiamo l’amplificatore e dopo averlo lasciato riscaldare una decina di minuti regoliamo il biast con i trimmer VR403 e VR404. La regolazione va effettuata in maniera di avere ai capi di TP1-TP2 e TP3-TP4 un valore di circa 12mV che equivalgono a una corrente di riposo di circa 25mA.
Le misure dello Yamaha CA-610
La potenza continua rilevata con entrambi i canali funzionanti è stata di 47+47Wrms su 8 ohm e 56+56Wrms su 4 ohm. La distorsione armonica totale a 10Wrms e 1Khz è pari allo 0,012%. La risposta in frequenza va da 15 a 45Khz -1dB.
All’ascolto lo Yamaha CA-610 non ha tradito le aspettative e grazie a un ottima capacità dinamica e alla bassa distorsione ci ha regalato molte ore di buona musica.