Luxman è un altro storico costruttore di elettroniche giapponese. Il Luxman L-230 che passa oggi per il laboratorio è un amplificatore integrato prodotto nei primi anni 80. Ha bisogno di rinnovare la componentistica più datata e soggetta alla perdita di qualità, pulire i contatti di interruttori e potenziometri. Le tre luci del pannello frontale che hanno la funzione di segnalare quale ingresso è selezionato e che allo stesso tempo funzionano come spia di accensione non funzionano.
Quest’ultimo è un problema che mi sembra abbiano tutti gli amplificatori di questa serie. La resistenza e il diodo zener che portano la tensione alle lampadine sono sottodimensionati e col tempo il diodo finisce per bruciarsi. Oggi è possibile utilizzare diodi led ad alta luminosità perciò la cosa più logica è sostituire le tre lampadine con tre diodi led di differenti colori.
La resistenza R153 da 270 ohm sarà la resistenza di caduta dei leds, il valore ovviamente va cambiato e calcolato in base alle caratterisiche dei led utilizzati, nel mio caso ho utilizzato una resistenza da 6800 ohm 3w, il diodo zener D112 e il condensatore C133 vanno tolti.
Il circuito elettrico prevede alimentazioni separate per i vari stadi dell’amplificatore. Lo stadio phono utilizza un solo circuito integrato, il JRC 2043, considerato in quegli anni un ottimo operazionale, versione a basso rumore e alto slew rate del famoso “4558”. Lo stadio dispone di un selettore “MC” che ne aumenta il guadagno per poter utilizzare testine moving coil.
Il controllo dei toni è inserito nella controreazione dello stadio finale ed è disinseribile. Lo stadio finale utilizza un circuito chiamato “Duo Beta”, brevetto della Luxman, che a detta della casa migliora la qualità sonora perché permette di utilizzare, a parità di prestazioni, un tasso di controreazione più basso.
Qui di seguito possiamo vedere lo schema elettrico, peculiare in questo caso la scelta della Luxman che, a differenza della prassi comune di utilizzare circuiti differenti tra i vari amplificatori di una stessa linea, utilizza lo stesso circuito elettrico per tutti gli amplificatori della linea “200” e “400”, l’unica differenza è una sezione di alimentazione più o meno potente a seconda del modello e della sua potenza di uscita.
Dopo un accurata pulizia dell’interno, dei contatti e dei potenziometri, cambiamo tutti i condensatori elettrolitici. I due condensatori di livellamento dell’alimentazione vengono cambiati per una coppia di Kemet da 10000µF 63V. I pochi condensatori in serie al segnale vengono sostituiti con condensatori non polarizzati della Wima con lo stesso valore degli originali, ne abbiamo solo due per lo stadio phono, C104a/b all’ingresso e C301a/b all’uscita, e C118a/b all’ingresso dello stadio finale.
Terminata la sostituzione dei componenti e verificato il corretto funzionamento dell’amplificatore, passiamo alla regolazione del bias. Questa si effettua attraverso i due trimmer RV101 per avere ai capi delle resistenze R138a/b (TP1-TP2 e TP3-TP4) una tensione di circa 15mV.
Luxman L-230, le misure
Dopo la regolazione della corrente di riposo passiamo alle misure. Su un carico di 8 ohm con i due canali funzionanti ho misurato ai primi segni del clipping 23Vrms pari a circa 66Wrms, potenza praticamente coincidente con i 63Wrms dichiarati dalla Luxman, mentre su un carico di 4 ohm ho trovato 64Wrms (16Vrms). La risposta in frequenza misurata è molto lineare e va da 5 a 130kHz a -1dB.
All’ascolto il Luxman L-230 ha dimostrato di poter competere con i migliori amplificatori integrati della sua categoria, ottima qualità sonora e soprattutto grande potenza e dinamica che gli permettono di pilotare senza problemi qualsiasi diffusore.
AGGIORNAMENTO
Altri Luxman della serie “200” sono passati qui in laboratorio, quasi tutti avevano il difetto della bruciatura del diodo zener, più di uno invece aveva problemi con il selettore degli ingressi che causava falsi contatti rendendo necessario lo smontaggio e una accurata pulizia interna.
In alcuni modelli sono stati sostituiti i connettori degli altoparlanti originali perché non in grado di serrare bene cavi con uno spessore maggiore di 1-1,5mm. I nuovi connettori che vengono installati sono di ottima qualità e in grado di serrare cavi di maggior spessore o spine banana da 4 mm.
Ciao.posseggo un L210 ho trovato il LED sostituito ma il diodo scalda moltissimo.Sostituisco R153 in 6800ohm 3w.che LED devo montate?poi diodo zenzero D112 e cond.C133 togliere,ma,al.loro posto devo.ponticallare?Grazie
Buongiorno Paolo, lo zener D112 e il condensatore C133 vanno semplicemente tolti e NO ponticellati, il valore della resistenza va calcolato in base alla tensione di alimentazione e al tipo di led utilizzato. Nel caso del L-210 ai capi di R153 ci dovrebbero essere circa 40V quindi con un normale led ad alta luminosità arancione, che ha una Vf di 2V, e scegliendo una corrente compresa tra 5 e 8mA, più che sufficiente per illuminare correttamente la spia di accensione, puoi utilizzare una resistenza compresa tra 4K7 e 6K8 ohm da 2-3W.
Sei stato gentilissimo,grazie e buon proseguimento.Saluti
Buonasera possiedo un l220 usato a cui hanno sostituito il potenziometro del volume che però non funziona molto bene, ne ho uno a microscatti, ma non riescono sganciare i connettori della basetta del volume mer meglio lavorare c’è qualche trucco ho provato a tirare ma vengono solo un mm non forzo per paura, e comunque complimenti per i post invogliano a recuperare questi gioielli di semplicità e funzionalità, grazie
Buongiorno Giorgio, grazie per i complimenti, i collegamenti tra i vari circuiti stampati del Luxman sono realizzati con quelli che a prima vista sembrerebbero dei connettori ma che in realtà non lo sono, i fili sono tenuti insieme da questi piccoli supporti in plastica ma sono saldati direttamente sulla basetta pertanto se vorrai “sganciarli” dovrai necessariamente dissaldarli. Spero di esserti stato di aiuto, cordiali saluti
Grazie alla fine ci ero arrivato cambiando il potenziometro ho dovuto rifare la basetta perché rovinata da precedenti maldestre riparazioni, ora il suono è migliorato per il momento lo zenner tiene nel caso applicherò la modifica proposta, tutto questo mi ha invogliato a cercare altri vecchi ampli da riportare in vita grazie ancora per la risposta.
Ciao Fabrizio, complimenti per i lavori che fai, spiegati molto bene, con molta competenza e precisione. Ho da poco ristrutturato il luxman l230. Ho trovato delle incongruenze su alcuni condensatori tra lo schema elettrico, la lista componenti e quelli montati su l’amplificatore stesso. Sulla sezione phono. Soprattutto su C104 e C113. Ho visto che nel tuo progetto hai inserito quelli scritti sulla schema elettrico anzichè gli originali montati; su C104 c’è unelettrolitico da 47uF, su C113 3,3uF. Ma quali sono quelli corretti ?
Ti ringrazio.
Buongiorno Adriano e grazie per i complimenti, hai perfettamente ragione, evidentemente in sede di montaggio per qualche motivo c’è stato un errore e i due condensatori sono stati montati al contrario. Ti confermo che i componenti esatti sono quelli dello schema elettrico, e cioè i condensatori di ingresso (C104a/b) sono da 3.3uF, mentre i condensatori C113a/b che insieme a R107a/b (e a R701a/b, quando viene selezionato l’ingresso phono MC), fanno parte della rete di reazione, sono da 47uF.
Cordiali saluti
Ti ringrazio Fabrizio, mi sembrava proprio strano un condensatore di 47uF in ingresso !!! Comunque, non so se è proprio così, ma la qualità dello stadio phono di questo Luxman non mi convince, continua a rimanere un suono scuro, poco brillante, anche con testine con impedenza di 100pF come del resto quella che l’ingresso dello stadio phono richiede…comincio a pensare che forse è il JRC2043 che non è più efficiente. Se hai suggerimenti sono ben accetti 😉
Cordiali saluti.
Buonasera Adriano, è strano che lo stadio phono del tuo Luxman abbia un suono poco brillante, io più che il JRC2043, che volendo comunque si puo sostituire con un integrato più performante, controllerei bene la capacità dei cavi e la testina, non so se ti è possibile pero aiuterebbe anche fare una prova di ascolto confrontando il Luxman con un altro amplificatore. La risposta in frequenza dello stadio phono che ho misurato per vari amplificatori Luxman di questa linea e che utilizzano lo stesso IC e circuitazione è sempre stata molto lineare e anche all’ascolto non ho mai notato un suono povero di alte frequenze. Spero di esserti stato di aiuto, saluti cordiali
Ciao Fabrizio ti ringrazio per la tua disponibilità e cortesia, a quanto pare sei l’unico competente che è in grado di darmi delle risposte utili. Non vorrei importunarti ulteriormente, ma le prove le ho fatte tutte ! Ho altri 6 amplificatore e 4 testine che posso montare alternativamente montare sul Thorens Td160 ! L’unica testina che mantiene una miglior dinamica è la Grado blu2 che è una MM ferro magnetica mentre sia la Ortofon 2m red che l’Audio technica VM520 hanno proprio grossa carenza sulle alte. Sugli altri amp e un pre-phono esterno suonano benissimo. Detto così sembra un problema di adattamento di impedenza. Considera che anche quando l’ho comprato il phono del Luxman suonava già così e con il recap e pulizia selettori speravo sarebbe migliorato. In realtà è tutto migliorato tranne l’ingrasso Phono ! Considerando che a parte l’inversione dei condensatori C104a,b con C113a,b tutto era originale a questo punto potrebbe esserci un problema sull’eq Riaa o qualche altro componente danneggiato…Se stessi a Roma te lo porterei a controllare 😉 Grazie comunque per la disponibilità.
Adriano.
Ciao Adriano sei sicuro che il selettore mm/mc funziona bene? Fai un controllo accurato, puo darsi che abbia problemi a causa dei contatti che possono essere ossidati. Quando viene selezionato l’ingresso mc oltre che a un aumento di guadagno viene inserita una resistenza da 120ohm in parallelo all’ingresso, abbassando quindi l’impedenza da 50kOhm a 100Ohm. Fammi sapere e controlla e ripassa bene anche tutte le saldature. Saluti