Introdotto nel 1971 il Pioneer SA-500A faceva parte del ristretto gruppo di amplificatori giapponesi più ricercati e venduti al principio degli anni 70. La potenza dichiarata era di 13Wrms con un solo canale pilotato e di 10Wrms su 8 ohm con entrambi i i canali pilotati.
Di dimensioni contenute, il Pioneer SA-500A è largo solo 33cm, possiede comunque un estetica molto elegante che viene ulteriormente impreziosita da inserti di legno ai lati del pannello frontale.
Uno sguardo all’interno mostra componenti vecchi e obsoleti, la scheda phono è montata su un supporto che la protegge dalle interferenze e la mantiene distante dal trasformatore di alimentazione.
Il circuito del preamplificatore è montato a ridosso del pannello frontale, mentre lo stadio finale è montato su una scheda al centro dell’amplificatore.
Il restauro del Pioneer SA-500A
La prima cosa che noto è che i transitor di potenza sono fissati alla aletta di raffreddamento mediante delle viti in plastica che col tempo e il calore si sono deteriorate.
Iniziamo quindi il restauro con lo smontaggio dell’aletta di raffreddamento e i relativi finali di potenza. Per togliere la plastica rimasta fissata all’interno dei fori dell’aletta di raffreddamento è necessario utilizzare un Dremel con una punta fina.

I transistor di potenza fissati all’aletta di raffreddamento pronti per essere reinseriti nel circuito stampato
L’aletta viene pulita e i transistor ora vengono fissati con delle viti metalliche, un isolatore e nuove miche, ovviamente viene utilizzata anche nuova pasta termica.

L’interno dell’amplificatore con l’aletta di raffreddamento e i finali di nuovo installata nel circuito stampato
Quindi vengono smontati e puliti manualmente tutti i bei commutatori di questo Pioneer SA-500A, sono completamente ossidati e un comune pulisci contatti non è in grado di effettuare una corretta pulizia.
Successivamente vengono sostituiti tutti i condensatori elettrolitici per condensatori con le stesse caratteristiche e miglior qualità.
Anche il Pioneer SA-500A, come molti altri amplificatori economici di quegli anni, è alimentato da una tensione singola e ha quindi sulle due uscite i classici condensatori di disaccoppiamento. Sono una coppia della Elna da 2200µF e vengono sostituiti per due Panasonic FC sempre da 2200µF.

I nuovi condensatori con in primo piano i due nuovi condensatori di disaccoppiamento della Panasonic
Il vecchio condensatore di livellamento è un Nichicon da 3300µF e viene sostituito con un condensatore sempre della Nichicon ma da 10000µF. Questo aumento della capacita e la conseguente maggior riserva di energia, vista anche la potenza molto limitata, aiuta a migliorare la dinamica dell’amplificatore.
Al posto della lampadina di accensione è presente solo un foro sul pannello, viene perciò utilizzato un led giallo da 3mm che si inserisce perfettamente nel foro. Peculiari i connettori dell’uscita degli altoparlanti, in ogni caso comuni ad altri modelli sempre della Pioneer di quegli anni.
Il restauro termina con la regolazione della simmetria del clipping e del bias. Vanno utilizzati i trimmers VR1 e VR2 per avere un clipping identico delle semionde negativa e positiva. Il bias si regola con i trimmers VR3 e VR4 in modo di avere circa 10mV sulle resistenze di emettitore da 0,5 ohm R33 e R34.
Pioneer SA-500A: le misure
La potenza rilevata con entrambi i canali funzionanti è stata di 11,2+11,2 Wrms su 8 ohm e 12,5+12,5 Wrms su 4 ohm.
La risposta in frequenza rilevata va da 30hz a 22khz -1dB, la sensibilità degli ingressi di alto livello è di 215 mV mentre quella dell’ingresso phono di 2,7mV. Molto bassa la distorsione armonica totale a 10Wrms e 1Khz, pari allo 0,072%.
Durante la prova d ascolto il Pioneer SA-500A ha confermato di essere un amplificatore molto più grande di quello che dicono le sue dimensioni e capace di riprodurre musica con grande qualità.